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Il Dipartimento

Le parole "protezione civile" indicano tutte le attività e le strutture predisposte dallo Stato al fine di tutelare l'integrità della vita, i beni, gli insediamenti e l'ambiente dai danni o dal pericolo di danni derivanti da calamità naturali, da catastrofi e da altri eventi calamitosi.

L'Italia ha organizzato la protezione civile come "Servizio nazionale", affinché tutte le forze in campo dello Stato collaborino insieme in modo da combinare in modo ottimale ogni competenza e professionalità disponibili.

L'articolo 1 della legge del 24 febbraio 1992, n.225, stabilisce, infatti, che il Servizio Nazionale della Protezione Civile è composto dalle amministrazioni dello Stato, centrali e periferiche, dalle regioni, dalle province, dai comuni, dagli enti pubblici nazionali e territoriali e da ogni altra istituzione ed organizzazione pubblica e privata presente sul territorio nazionale.
Con legge costituzionale del 18.10.2001, n. 3 che ha completato il processo di modifica del titolo V della Costituzione, la protezione civile è considerata materia di legislazione concorrente e, quindi di competenza regionale, nell'ambito dei principi fondamentali di indirizzo dettati dalla legge. Al coordinamento del Servizio nazionale e alla promozione delle attività di protezione civile, provvede il Presidente del Consiglio dei Ministri attraverso il Dipartimento della Protezione Civile, che quindi è un Dipartimento della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Il Dipartimento della Protezione Civile, dunque, nell'ambito del Servizio Nazionale della Protezione civile, ha compiti di promozione e coordinamento dell'intero sistema; di regia nella costruzione e nella gestione delle reti informative indispensabili per la previsione, prevenzione, valutazione e mitigazione dei rischi; di intervento diretto in caso di calamità di rilevanza nazionale; di definizione di procedure di intervento ed azione comuni a tutto il sistema; di orientamento della legislazione relativa alla prevenzione dei rischi; di sostegno alle strutture periferiche del sistema, specie le più deboli e meno dotate di risorse proprie; di promozione e sostegno alle attività di formazione e alla crescita dell'associazionismo di protezione civile; di informazione dell'opinione pubblica e di promozione della cultura della protezione civile specie nei confronti delle giovani generazioni; di produzione e gestione delle normative eccezionali e derogatorie - le ordinanze – indispensabili per accelerare gli interventi di emergenza e far fronte alle calamità, al fine di ridurre al minimo il danno a persone ed a cose. L'ultima modifica all'organizzazione interna del Dipartimento della Protezione Civile è intervenuta con il DPCM 31 luglio 2008.

Il Capo del Dipartimento si avvale di un Consigliere Giuridico, di due Vice Capo Dipartimento scelti tra i dirigenti di prima fascia, uno per l'area tecnico-operativa ed un altro per quella tecnico-amministrativa e gestione delle risorse aeree e di un Ufficio Stampa. Inoltre, sono alle dirette dipendenze del Capo Dipartimento il Servizio di Segreteria del Capo Dipartimento, il Servizio Comunicazione, Sviluppo delle Conoscenze e Gestione dei rapporti con il Servizio Civile ed il Nucleo Operativo di cui all'art. 1, comma 8 del decreto legge 30 novembre 2005, n. 245 convertito con modificazioni dalla legge 27 gennaio 2006, n. 21.

Il Dipartimento si articola in nove uffici ed in quarantadue servizi.

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